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Piano BUL: ANCI fa il punto della situazione

ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha pubblicato recentemente un documento di riferimento sull’utilizzo delle tecnologie no-dig che ha come obiettivo l’incentivazione della collaborazione dei Comuni nello sviluppo della rete a banda larga.

Questo quaderno è davvero un documento semplice e completo di facile consultazione e comprensione, utilissimo a chiarire e a fare il punto sulla situazione attuale del progetto BUL e sui suoi potenziali sviluppi.

Oggi le tecnologie a basso impatto ambientale hanno un ruolo sempre più importante nell’aggiornamento delle reti e delle infrastrutture, e L’associazione è consapevole dell’importanza di queste tecnologie per il miglioramento del paese e per questo si sta impegnando nella promozione di queste tecnologie.

Vi riassumiamo brevemente i contenuti invitandovi a leggerlo scaricando il documento originale al link indicato sotto.

Il documento L’infrastrutturazione digitale del territorio in Banda Ultra Larga: procedure, obblighi e strumenti per i Comuni. Il piano strategico Banda Ultra Larga e i suoi strumenti attuativi”, si presenta come una guida operativa di supporto a tutti i Comuni del Paese che devono gestire gli interventi di miglioramento e modernizzazione delle reti di comunicazione. E’ necessario infatti procedere con questi interventi, visti gli obiettivi posti dal Governo nel piano BUL – Banda Ultra Larga. Entro il 2020 infatti, l’85% della popolazione deve avere una velocità di navigazione garantita di almeno 100 Mbps; la stessa velocità deve essere garantita anche alle aree industriali ed agli edifici pubblici. Non bisogna quindi perdere tempo.

Il testo curato da ANCI fa espressamente riferimento ai seguenti documenti già pubblicati in supporto alle tecnologie no – dig:

  • Le Prassi di Riferimento” del 2017 elaborate da UNI (Ente di Normazione Italiano) e IATT (Italian Association for Trenchless Technology), che spiegano quali siano le tecnologie a basso impatto ambientale in dettaglio e come bisogna procedere per applicarle correttamente nella gestione dei cantieri.
  • le “Linee Guida per la posa di cavi in fibra ottica in presenza di reti gas” definite da IATT con UTILITALIA, ASSOGAS ed ANIGAS, un documento che descrive in dettaglio la procedura che gli operatori di telecomunicazioni ed i gestori delle reti devono seguire al fine di garantire la cooperazione per la sicurezza durante gli interventi di posa di sotto servizi in presenza di condotte del gas.

Questo quaderno presenta una panoramica sullo “stato dell’arte” della copertura del territorio nazionale in banda larga e ultra larga, riepiloga gli obiettivi del programma di intervento BUL e si sofferma sugli strumenti a supporto dei Comuni. Si parla quindi di gestione e raccolta dei dati relativi ai sottoservizi sul territorio, della programmazione e coordinamento dei cantieri e di modalità ottimizzate di posa fibra ottica mediante tecnologie no-dig.

Il Quaderno sottolinea ulteriormente inoltre i vantaggi delle tecnologie no-dig rispetto ai sistemi di scavo tradizionale: oltre a ridurre temi e costi di esecuzione, queste tecnologie non invasive non impediscono la circolazione di mezzi e persone e non danneggiano le superfici di pregio.

Questo documento è sicuramente un incentivo utile alla promozione ed applicazione di tutte le tecnologie no-dig,  dimostrandone con dati concreti la superiorità tecnica e la sicurezza.

 

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