Moltissimi i progetti in corso, altrettanti quelli in arrivo. Nell’ambito della fibra ottica è in corso una vera rivoluzione, necessaria per far superare il ritardo tecnologico all’Italia, oggi al 17° posto in Europa per quanto riguarda “l’alfabetizzazione” informatica.
Tutto questo allo scopo di agevolare e sveltire i lavori.
Intanto si procede e molti cantieri e progetti sono già completati o a buon punto, interessando trasversalmente il paese. Enti locali e Amministrazioni regionali stanno concludendo gli interventi per completare i collegamenti in varie regioni quali Lombardia ed Emilia Romagna, Liguria, Marche, Umbria, Basilicata e Lazio. A marzo è stato indetto un bando di gara per 140 milioni di euro (di cui 81 milioni regionali ed europei e 59 milioni statali), per diffondere la banda larga in Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Calabria, Campania, Molise e Sardegna. Altri seguiranno.
La legge in merito, la n° 69/2009, interessa anche le aree rurali ed i distretti industriali attualmente non collegati. Confermati a questo scopo investimenti per circa 200 milioni di euro, in attesa che si sblocchi l’importante stanziamento previsto di 800 milioni di euro stanziati con l’art. 1 della stessa legge, per le altre aree ancora non raggiunte dalla banda larga.
Nelle aree urbane si utilizzerà per la posa la tecnologia delle ”minitrincee”, riducendo così dell’80 % i disagi a cittadini e ambiente. L’accordo tra UPI e Ministero siglato a febbraio 2010, mira anche a diffondere tra le province l’utilizzo delle nuove tecniche di scavo non invasive.
Vermeer, all’avanguardia in questo settore, ha le tecnologie e il know how ideali per l’installazione delle infrastrutture interrate, sia con scavo a trincea che scavo in minitrincea e no-dig (TOC). Queste tecnologie permettono la posa rapida della fibra ottica sia su lunghe distanze, che per le opere in ambito urbano, il tutto in pieno accordo con quanto stabilito dai protocolli.
Tra le sue punte di diamante:
- Le macchine dotate di Disco Tagliaroccia per la minitrincea (RTX 750, RTX550 e RT450). Gli scavi prodotti da questa tecnologia estremamente innovativa partono da 6 centimetri di larghezza e arrivano a 60 cm di profondità, consentendo quindi di non intaccare strutture delicate e superficiali evitando così brutte sorprese. Si riducono così i disagi per la cittadinanza favorendo e sveltendo enormemente l’ottenimento dei permessi per coloro che si avvalgano di questa tecnologia.
- I Navigator di piccole e medie dimensioni (D9x13, D16x20 D20X22) che, attraverso la perforazione orizzontale teleguidata, consentono la posa delle infrastrutture interrate senza alterare le pavimentazioni esistenti, riducendo l’impatto ambientale e il costo dei lavori per l’installazione delle reti TLC.
Le decisioni prese su questi progetti determineranno la competitività dell’Italia del domani.