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Unconventional No-Dig: la ristrutturazione di una piscina con HDD

La rivista “Italia No Dig” ha pubblicato un interessante articolo su un progetto HDD per risanamento piscine (N.2/2019 – ed. Gruppo Italia Energia). Puoi sfogliare la rivista a questo link, di seguito trovi l’articolo integrale. Buona lettura!

UNCONVENTIONAL NO DIG: LA RISTRUTTURAZIONE DI UNA PISCINA CON HDD

Cantiere Talpal HDD piscina

La tecnologia HDD (horizontal directional drilling) permette di collocare cavi e reti senza aprire nessuno scavo. Questo vale sia per i grandi progetti, come il cablaggio con fibra ottica delle città e delle aree industriali, sia per gli interventi specializzati in ambito più ristretto, come la sostituzione dei tubi di irrigazione in un giardino. Dunque, perché non sfruttarla anche per interventi particolari e richiesti direttamente dai privati?

Gestire progetti in contesti residenziali determina molti aspetti da non sottovalutare. Il disturbo del vicinato, la preservazione delle superfici, la presenza di molti sottoservizi ramificati e gli spazi di lavoro estremamente ristretti sono elementi che bisogna saper gestire molto bene.

Un esempio di questo “lavoro chirurgico” del sottosuolo è dato dalla società Talpal con un progetto eseguito a Nogara, in provincia di Verona, decisamente particolare: la ristrutturazione di una piscina.

Il cliente ha deciso di intervenire per migliorare e modernizzare l’impianto ed è stato quindi necessario sostituire tutte le tubazioni, dato che con il passare del tempo il cloro ha corroso i tubi e, in generale, l’impianto era diventato obsoleto.

Talpal - foro d'uscita

Il progetto è stato studiato nei minimi dettagli, proponendo una soluzione che è piaciuta molto. Perché? È molto semplice. La sostituzione dell’impianto con tecnologia HDD non crea alcun disturbo e permette di completare il lavoro in tempi molto rapidi. Nessun danno al giardino, nessuno scavo con materiali da smaltire, nessun tipo di rumori molesti per i vicini di casa e soprattutto dei vantaggi oggettivi a fine lavoro. Talpal ha infatti collocato una tipologia di tubo che in gergo viene definito “incamiciato”. Consiste di fatto in due tubi, uno esterno protettivo e uno interno che trasporta l’acqua e i fluidi. Quando in futuro sarà di nuovo necessario sostituire tubazioni danneggiate, basterà sfilare il tubo interno, non ci sarà bisogno di sostituire l’intero impianto. Questa soluzione è ovviamente nota nel campo dell’installazione di cavi e condotte ma offre delle potenzialità interessanti anche in ambito privato.

Dopo un’indagine del sottosuolo condotta con georadar, per rilevare la presenza di altre reti nel sottosuolo, il team tecnico ha stabilito di posare 3 fasci da 4/5 tubi in polietilene, ciascuno di diametro 90 mm, alla profondità media di 2,5 m. Il terreno morbido non presentava particolari difficoltà e la tratta di posa era molto breve, circa 25-30 metri di massima. La società ha deciso di utilizzare un perforatore di dimensioni compatte, con motore da 140 hp (104 kW) e una forza di tiro/spinta pari a 16.330 kg. Per poter lavorare al meglio è stato necessario “sconfinare” e collocare il perforatore e il miscelatore nel giardino del vicino di casa del cliente, per poter avere un percorso lineare.

Una volta posizionati i mezzi è stato possibile cominciare “lo show”, ovvero la perforazione vera e propria. In questo tipo di progetti l’operatore alla guida del perforatore lavora coordinandosi con il “locator”, cioè l’operatore che segue con il rilevatore il percorso della testa di perforazione. In questo modo si controlla che le aste seguano il percorso programmato alla giusta profondità. Una volta pronto il passaggio, vengono preparati i fasci di tubi. Serve il supporto di altri due operatori specializzati, che si occupano di saldare i tubi in loco e di controllare il funzionamento del miscelatore per i fanghi di perforazione. Per l’installazione delle tubazioni si ricorre all’uso di un alesatore, che allarga il passaggio e tira i cavi in posizione. In poco tempo il lavoro è finito e alla squadra occorrono solo 2/3 giorni per finire tutto e lasciare il giardino del cliente così come l’hanno trovato. Nel caso in esame, grazie alla preparazione tecnica della squadra, il varo della condotta è stato completato velocemente.

Il vantaggio di utilizzare la tecnologia HDD per questo tipo di progetti è quello di poter mantenere un cantiere circoscritto e di non creare la confusione di mezzi e persone che di solito si genera quando si ricorre ai tradizionali sistemi a cielo aperto. In un cantiere come questo, in contesto residenziale, quindi, il vantaggio di non dover scavare è notevole, soprattutto perché così non è necessario rifare il giardino.

Talpal ha concluso anche un progetto di sostituzione delle reti idriche di collegamento tra una palazzina abitata e la condotta idrica principale in cui il cliente è stato egualmente entusiasta di non dover vedere scavi e soprattutto del fatto che gli inquilini potessero comunque avere accesso ai garage durante i lavori, che si sono conclusi in un paio di giorni.

L’aspetto essenziale in questo tipo di progetti è la precisione: non c’è spazio per l’errore. Una volta fatto il progetto di perforazione bisogna seguirlo alla lettera. Dover operare in aree ristette è per noi è uno degli aspetti più appassionanti di questo lavoro. Dobbiamo dimostrare ogni volta di essere in grado di coordinarci alla perfezione. La precisione e la professionalità delle aziende possono fare la differenza in ogni progetto HDD, contribuendo a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.

Marco Paltrinieri, Talpal S.r.l.

 

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